con affetto
La mamma di Nathan
In questo ultimo anno sono cambiata molto...ho imparato a dare una valore alla vita forse diverso da quello che si da di solito. Nella nostra società qualità di vita o una vita che è degna di essere vissuta deve essere una vita in piena salute, senza problemi, senza nulla che possa andare a intaccare una normale giornata..spesso sono convinta che le persone vedendo Sas si chiederanno ma che vita è? Eppure io guardo il mio tato e lui trasmette solo una cosa, la sua gioia di vivere, i suoi sorrisi...la sua felicità è quasi disarmante. Forse l'errore più grande è pensare "ma io al suo posto che proverei?" dal momento che nessuno di noi è al suo posto, come nessuno sa cosa vuol dire avere un figlio SMA in casa. Una ragazzina SMA ormai grande mi ha detto che lei non si concepisce diversa da com'è e che è felice di come vive, forse siamo noi a pensare che se uno non cammina o non mangia autonomo ha finito di vivere.
So di avere una vita fatta di lotte con l'aspiratore e il filtro che si bagna ogni volta, di cough assistor con tubo e mascherine, ho la casa invasa da scatoloni con sondini per aspirare, sacchetti dell'aspiratore, ho due ventilatori e tutti i tubi di ricambio, l'umidificatore da inserire nel circuito tenendo conto di com'è l'aria e la temperatura in casa, una vita fatta di allarmi notturni se il volume d'aria in entrata è alto, se c'è disconessione ( ovvero sfiata troppo la mascherina), se c'è assenza di rete ovvero un black out, una vita fatta di siringhe a cono piccolo o grosso che se non raccordi bene ti fai la doccia di pappa e fai fare glli impacchi di pappa sul viso a sas, una vita fatta di fonendoscopio per oscultare i polmoni (ormai so sentire un broncospasmo, un rumore alto, un focolaio di polmonite, catarro vagante, ecc.) e ormai l'orecchio così allenato a sentire variazioni di respiro, una vita fatta dal cogliere ogni cambio di espressione o colorazione in viso, prima ancora che il saturimetro vada in allarme, ma se dire basta a tutto questo significa dire basta a mio figlio non ci sto...perchè accanto a tutto questo ci sono le passeggiate con lui, le sue chiacchere con noi, le giornate con la casa invasa da amici, i tempi per lavorare e seguire i tati grazie agli infermieri e l'amore che tutto questo ha prodotto.
Non lasceremo nulla di intentato per sasi perchè non vogliamo noi decidere per la sua vita..un medico qualche tempo fa ha detto che di solito anche di fronte a un diagnosi infausta la gente vuole vivere, dignitosamente e con amore, ma vivere. Nessuno vuole morire e io credo che sasi ci sta dicendo a gran voce la sua voglia di vivere con la sua gioia quotidiana e con l'amore che sa esprimere. Non potrò farlo camminare, non potrò farlo correre, forse non potrò mai fargli fare tante cose, ma una cosa che posso fare è amarlo come lo amiamo e portarlo avanti fin dove la tecnologia attuale ce lo permetterà.....
4 commenti:
....mammasasi è una donna molto coraggiosa ad affrontare tutto cio' che la sma comporta ,lo sappiamo bene cosa vuol dire avere a che fare con siringhe sondini aspiraori e quant'altro. Ci vuole coraggio a decidere se tuo figlio deve vivere o morire perchè da qualsiasi parte la vuoi girare siamo sempre noi a decidere per loro ,sia che sia in bene o in male.
Ma credo che ci voglia piu' coraggio a decidere di lasciarli andare.Dopo tutto anche questo è amore.
Non voglio offendere nessuno è non è una critica diciamo è solo il mio pensiero. Amare significa lasciar andare.
Manuela, la mamma di francesco
Buongiorno...
Mi scuso se im inserisco in questo blog per la prima volta con una richiesta...
Alenia ha bloccato i commenti e sta scrivendo dei post di una tristezza infinita...
Io so che voi avete modo di "incontrarvi" altrimenti che nel mondo-blog...
Ti prego... dille quanto la amiamo, quanto ne abbiamo stima, quanto le siamo vicine con il cuore e le preghiere...
Dille che continui ad amare come sta facendo il suo Sasi...
Dille che Sasi è un regalo grande per lei ma anche per noi attraverso il dono dei suoi racconti...
Dille che lei non deve pensare se è una mamma buona o non buona, moderna o antiquata, che ama o che tortura... LEI è LA MAMMA MIGLIORE CHE SASI POTESSE AVERE...
Lei gli ha dato la VITA e ora la sta proteggendo... come fanno le MAMME...
Non riesco ad esprimere tutto quello che sento... le parole non bastano a dire quello che si prova...
Grazie e ancora scusa se ho approfittato di te...
Un abbraccio...
Non so cosa significhi avere la "casa piena di scatoloni di sondini per aspirare o di sacchetti per l'aspiratore"ma conosco bene L'AMORE che unisce MADRE E FIGLIO ed e' proprio in nome di quell'amore che non devi rinunciare al tuo Sasi,Giuseppina.
Cara mammasasi,magari la forma di Paolo fossa stata meno aggressiva e mi avesse consentito di tenerlo con me più a lungo, magari nella speranza che la ricerca trovi qualche cura efficace....
Tieni duro per far stare il tuo splendido piccolino il meglio possibile. Il mio Paolo non c'è più solo xchè nel suo caso, farlo stare il meglio possibile significava lasciarlo andare....
Un abbraccio Chiara
Posta un commento