venerdì 18 aprile 2008

Silvia e Pietro...un angelo due volte speciale


Ciao amore mio,
non ti ho mai scritto una lettera e questa mi sembra una buona occasione.
Ogni giorno quando ti vengo a trovare ti immagino mentre stai giocando con i tuoi amichetti e appena mi vedi varcare il cancello della tua nuova casa qualcuno ti dice che sto arrivando, così smetti di giocare per un po’ ti avvicini, ti accovacci sulle tue gambe e mi stai ad ascoltare.
Ecco così ti immagino … felice e contento.

Per averti con noi ne abbiamo passate tante … non volevi proprio arrivare così siamo ricorsi alla fecondazione assistita … che non è una brutta parola come certa gente pensa … è un aiuto che la scienza e la medicina danno alle persone che hanno qualche problema come mamma e papà.
La gravidanza è stata meravigliosa, mai una nausea, mai un malessere. E anche il parto è andato benissimo … ti sei preannunciato con la rottura del sacco e in 4 ore di “dolore” sei giunto sino a noi. I dottori ti hanno dato il massimo dei voti 10-10 e i primi 2 mesi e mezzo sono stati perfetti … l’appetito non ti mancava tanto che il primo mese sei cresciuto più di un chilo.

Poi quel maledetto 26 ottobre 2007, alla visita pediatrica prima delle vaccinazioni, la nostra vita è cambiata … cambiata per sempre. Il dubbio della pediatra sulla tua ipotonia si è rivelata un’atroce malattia genetica che io e il tuo papà ti abbiamo trasmesso inconsciamente: l’atrofia muscolare spinale di tipo 1 … la peggiore! Gli esami fatti all’ospedale pediatrico di Padova il 19-20-21 novembre 2007 hanno confermato la diagnosi.
Adesso eravamo consapevoli che la tua vita non sarebbe stata lunga … noi speravamo potessi restare il più lungo possibile con noi e invece te ne sei andato via in fretta il 22 gennaio 2008 a soli 5 mesi e mezzo.

In questo percorso abbiamo incontrato gente stupenda, come le dottoresse e l’infermiera che ci sono state sempre accanto specialmente nei momenti più difficili.
Adesso che non ci sei più fisicamente (perché sappiamo che sei sempre con noi) continuiamo a conoscere gente meravigliosa, come le mamme degli altri bimbi con la tua stessa malattia. Ci sosteniamo le une con le altre perché solo chi vive certe situazioni può capire! E a loro voglio dire: GRAZIE.
Ora torna a giocare con i tuoi amichetti e sappi che sei sempre nei nostri pensieri.
Un bacio, mamma.


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1 commento:

manuela ha detto...

Cara Silvia,sono Manuela la mamma di Francesco,vorrei scrivere frasi d'affetto di consolazione,ma nn ne sono capace.....almeno nn in questo momento ,mi limiterò semplicemente ad augurarle che il suo sogno quello piu' importante per la sua vita si avveri al piu' presto,sono banale lo so,ma questo è detto con il cuore.Con affetto