venerdì 15 giugno 2012
Kazi Safa, una bambina color ambra....
.....hai dei profondi occhi neri e corti capelli ricciuti, una pelle color ambra e quel sorriso furbo, tipico e profondo dei piccoli bimbi sma.....ti ho portato le cose di Emilio e Mattia. com'è giusto che sia....
Beatrice e Giuliana
Carissima mamma di Nathan,
mi chiamo Giuliana e sono la
mamma di Beatrice, un piccolo angioletto di quasi 5 mesi ,cui è stata
diagnosticata la SMA1 circa 3 mesi fa.Avendo trovato per caso il tuo
blog e leggendo le storie di altri bimbi, mi è venuta voglia di
raccontari la mia distoria,nonosante non è ancora arrivata al
capolinea...
tutto cominciava a maggio dell'anno scorso,
quando sentendomi male mentre ero in palestra ho realizzato che non ero
più sola... ho chiamato mio marito ( lavoravamo in2 città diverse) e gli
ho detto: penso di essere incinta!!lui mi ha risposto:ma va' sarà
un'altra delle tue "gravidanze isteriche"!!!!!poi mi ha richiamato e mi
ha detto beh! se sei convinta corri a comprare un test: sono uscita... ho
corso fino alla parafamacia prima che chiudesse e mi sono aggiudicata
quel test che, in diretta telefonica con mio marito, mi diceva che ero
incinta di 6-7 settimane...di lì la gioia immensa, i progetti, la
realizzazione di un sogno...A tre mesi mi alzo una mattina e mi rendo
conto di non sentirci più da un orecchio corro da un otorinino, poi un
altro, poi un altro e mi diagnosticano un'ipoacusia improvvisa, in
accordo col ginecologo faccio un pò di cortisone,ma niente l'unica
alternativa valida è l'utilizzo della camera iperbarica, controindicata
in gravidanza. Mi viene detto collega ( sono un medico) puoi abortire, di
figli ne verranno altri, ma il recupero dell'udito non può
aspettare...decido senza neanche pensarci di continuare ad ascoltare il
suo cuoricino, anche con un orecchio solo, mi basta!!!!decidiamo di non
fare l'amniocentesi, mio marito ed io dicevamo alle brutte viene un
figlio Down , che male c'è lo vogliamo lo stesso!!!!I mesi passano. il
mio ginecologo mi costringe a stare a casa , ritenendo
il reparto in cui lavoro troppo pericoloso per il feto ( sono
un'ematologa e lavoro con pazienti cui vengono somministrati
chemioterapici e radioterapia), lo accetto, nonostante la mia precarietà
e la sicuezza di un NON rinnovo di contratto perchè in dolce attesa
(sono stata sospesa il 31/10/11). Mi trasferisco nella mia casa, nel mio
paese finalmente stabilmente con mio marito e vivo la più bella delle
esperienze, come tutte voi del resto...
Beatrice era una monellona nella
pancia, mi svegliavo di notte x i gran calci che tirava, scappava sotto
la sonda dell'ecografo e noi eravamo felici.A 40 settimane in un
freddissimo lunedì di gennaio rompo le membrane corro a Benevento(la mia
provincia) in ospedale e in 3 ore nasce la mia piccola con un apgar
9-10 e tanta voglia di vivere e sgambettare fuori di me.Veniamo dimesse
dopo 3 giorni in perfetta salute entrambe, cominciamo le visite
settimanali dal pediatra tutto bene , riflessi normoevocati, peso
perfetto, circonferenza cranica perfetta e giù di lì...il pediatra
scherzando diceva a me mamma/medico super ansiosa stai tranquilla devi
preoccuparti quando incontrerà il suo Dante...passano 2 mesi e mezzo
alla visita di routine, mi dice: oggi beatrice è un pò pigra, non c'è il
riflesso di moro, ma sarà una cosa transitoria...
ed è qui che comincia
il nostro calvario, io mamma medico non credendo possibile che un neonato
perda d'improvviso un riflesso, chiamo una mia fraterna amica pediatra
che lavora al Bambin Gesù con cui ho vissuto nei miei anni di università
a Roma: Mi fa correre da loro e nel giro di poche ore solo guardando
Beatrice si accorgono del mostro che è in lei...ti tralascio la
disperazione mia,di mio marito e di tutta la nostra famiglia perchè la
conosci bene, ad una mamma sma non bisogna spiegare nulla dalla diagnosi
in poi ....è storia conosciuta.
Oggi Beatrice prende ancora il biberon,
continua a crescere, a sorridere e a
regalarci felicità( beatrice: colei che dona felicità...), ma è sempre
più flaccida, non tiene più in asse la testa e se resta supina per un pò
più di tempo tossisce per la saliva che non va giù....la nostra
clessidra ogni giorno granella verso il basso ed io dico che il peggio
deve ancora arrivare...poi leggo le vostre parole e penso che non c'è
peggio se c'è amore e noi di amore ne stiamo avendo tanto dalla nostra
bambina ...
con affetto
Guiliana
con profondo e silenzioso rispetto, ti mando un grande abbraccio Giuliana.
La mamma di Nathan
martedì 12 giugno 2012
Ruggiero
Ciao mamma di Nathan,
il nostro piccolo Ruggiero e il tuo piccolo Nathan
ci hanno permesso di conoscerti; ti inoltro una
lettera per l’angioletto della nostra vita Ruggiero.
Salvatore e Carmela ringraziano sentitamente per la vostra immensa vicinanza
07.12.2011 - 08.06.2012 – Ruggiero, angioletto della nostra vita, come non salutarti così
Ricordo un sogno di qualche settimana fa:
Ruggiero, eri sul nostro lettone con mamma e papà e con la forza di volercela fare a tutti i costi; ti alzavi sul letto e cominciavi a saltare con gioia sfrenata illuminandoci con la tua voglia di vivere. Ma come in un brutto sogno, non riuscivi più a reggere e cadevi preoccupando mamma e papà; sembrava fossi caduto per terra facendo pensare al peggio, ma in realtà eri caduto su un morbido materasso che ti aveva accolto dolcemente allietando i dolori della tua caduta e lasciandoti quel dolcissimo sorriso della gioia che avevi provato nel divertirti con noi e nel darci quella grandissima soddisfazione di aver visto goderti quel momento di festa.
Questo è quello che è successo ieri, ti sei trasformato in un angelo, ma che dico tu lo sei sempre stato per noi, solo che questa volta hai deciso di volare in alto a raggiungere i tuoi amichetti, angioletti anche loro, Raul, Lorenzo, Nathan e tutti gli altri, a guardarci da lassù e siamo certi che il tuo sguardo attento e curioso con quei grandissimi e stupendi occhioni blu, con cui cercavi ed emozionavi tutti, sarà sempre rivolto a trasmetterci la tua stessa forza di vivere ed essere sereni.
Sembra che i sogni a volte siano lo specchio della realtà o premonitori o come vorremmo che la realtà fosse, un sogno che rappresenta la realtà, un sogno che rappresenta la realtà che vorremmo immaginare ma che poi si scontra con la realtà che viviamo.
Hai voluto vivere a tutti i costi, sei stato forte, sopportavi tutto senza mai lamentarti perché già capivi il senso di ciò che mamma e papà facevano per te, sembravamo una catena di montaggio quando ti assistevamo tutti i giorni con qualsiasi pratica pur di donarti la migliore qualità della tua breve vita in compagnia di chi ti ha voluto con un amore incredibile e di chi ti cresceva giorno per giorno con lo stesso amore. Hai superato qualsiasi aspettativa e quando sembrava volessi lasciarci ci dimostravi di non voler andare e rimanevi accanto a noi sussurrandoci: ”Non preoccupatevi, godiamoci un altro po’ questi momenti, sorridiamo un altro po’ ”. Perché non smettevi mai di sorridere con chiunque, eri il bimbo di tutti, con quegli occhioni e quel sorriso pronti per tutti.
Ogni tuo gesto, ogni tuo movimento era per noi una grande soddisfazione perché per noi sei stato un maestro di vita, ci hai insegnato ad apprezzare ogni minima cosa ed ogni minimo valore che di solito consideriamo come scontati. Come dovremmo fare nella nostra vita quotidiana, renderci conto di ciò che si ha la fortuna, o siamo stati in grado, di raggiungere, e godercelo ad ogni modo ed al 100% senza un’irrefrenabile ricerca di ciò che non si ha o di ciò che ha l’altro e dobbiamo averlo anche noi. Ma tanto quando raggiungiamo anche questo si ricomincia da zero e non ci godiamo nemmeno questo, l’importante è averlo raggiunto. Ma è la natura umana, come poter andare contro natura, solo con il nostro volere di
goderci a pieno ogni piccola conquista.
Dunque un sogno come una metafora della nostra vita, perché la tua, Ruggiero, è la nostra vita, la nostra famiglia fin troppo felice legata da un amore non misurabile di piccoli gesti e piccole attenzioni che rendono un rapporto indissolubile ancor più se unito da un gioiello come te. Con la forza che ci hai trasmesso e la tua voglia di vivere ci hai insegnato ad affrontare qualsiasi negatività con la forza e l’impegno e, perché no, la passione necessaria a superarla. Ce la faremo, tenendoti sempre al nostro fianco, promettendoti di mostrarti la nostra famiglia sempre più felice, come lo è sempre stata, e mostrandoti con gioia i fratellini che verranno a riportarci la tua dolcezza, la tua tenacia e la tua tolleranza.
Grazie a tutti, i nostri genitori, le nostre mamme e i nostri papà, i fratelli e le sorelle, i cugini, gli zii, i colleghi e i tanti amici che ci siete stati sempre accanto e lo sarete sempre a ricordarci che possiamo e dobbiamo farcela; grazie al vostro continuo supporto abbiamo affrontato tutto al meglio.
Grazie Chiara, come poter affrontare e gestire questa esperienza in totale autonomia senza di te
nonostante la tua distanza ma così vicina, senza la tua forza, la tua tenacia, la tua tolleranza, il tuo impegno,
la tua passione, la tua dedizione e perché no, la tua freddezza nel renderci cruda ma vera la realtà che
affrontavamo man mano. Ruggiero è stato il nostro angioletto, ma tu sei stata il suo angioletto.
Signore, dacci la forza per cambiare quello che possiamo cambiare e per accettare quello che non possiamo cambiare; e dacci l’intelligenza per comprendere la differenza fra l’uno e l’altro.
Grazie a te Ruggiero, sei stato, sei e sarai per sempre la nostra vita, il nostro essere e la nostra anima.
mamma e papà
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