lunedì 30 giugno 2008
ausilii fondamentali per un bambino sma...
L'ambu è il pallone rianimatore, che permette, nei casi di emergenza e/o in assenza di ventilatore meccanico, di agire manualmente sul diaframma del paziente.
L'aspiratore è lo strumento che permette di estrarre dalla trachea dei bimbi con cannula trachestomica, tutte le secrezioni. Catarro, saliva etc che potrebbero essere veicolo d'infezione vengono asportati con l'ausilio di un sondino sterile. Se l'uso è frequente è necessario affidarsi a strumenti professionali. A tal proposito si segnala l'aspiratore DE-VILBISS.
I Sondini sterili sono stumenti che tramite naso o gola o infilati nella cannula ed all'interno della trachea permettono di entrare in profondità e tramite aspiratore, tirare su tutte le secrezioni, che potrebbero essere veicolo d'infezione ed anche, se molto spesse, possono determinare il soffocamento del paziente.
Il saturimetro è uno strumento importante poichè serve a monitorare lo stato di salute di cuore e saturazione di ossigeno. A livelli critici ben definiti, segnala con apposito allarme il superamento delle soglie, in particolare evidenzia una tachicardia (battiti cardiaci superiori alla norma), o una bradicardia (battiti cardiaci inferiori alla norma), o una desaturazione (carenza di ossigenazione dovuta a problemi respiratori).
L'ossigeno può essere gassoso o liquido. Può essere utilizzato in terapia costante, collegato al ventilatore meccanico oppure per emergenza con apporto tramite ambu.
fonte e relative foto: http://www.smard1.it/Attrezzature%20ed%20ausilii.htm
sabato 28 giugno 2008
ad Ethan....
venerdì 27 giugno 2008
la storia di alex. SMARD1
il 9 gennaio del 2005 sono diventata mamma di uno splendido angelo di nome alex, il papà di alex alla notizia della gravidanza si è dileguato nel nulla.
subito dopo la nascita di alex ci siamo accorti che qualcosa non andava....non era come gli altri...........aveva mani e piedi in atteggiamento equini....una marcata ipotonia e ipotrofia muscolare generalizzata i suoi movimenti erano lenti, sporadici ed in blocco, con un problema ben piu grave: la respirazione....
appena nato è stato intubato (..non ha mai respirato da solo), finché sotto la guida dei medici di padova è stata fatta la trakeotomia .........senza ancora sapere di cosa si trattasse....(mi hanno detto "signora tanto la leveremo il più in fretta possibile"); una bugia enorme...dopo un mese e dopo tante analisi fatte x inquadrare la tipologia di malattia è arrivata la sentenza.....smard1..........
malattia rarissima e poco conosciuta ...... mi avevano detto che non sarebbe arrivato all' anno di vita, che sarebbe morto prima....
resta il fatto che il prossimo gennaio mio figlio compie 4 anni...
....le persone come alex sono abbandonate , nessuna tutela, nessuna assistenza alle famiglie, io ad oggi mi ritrovo con alex attaccato al respiratore 24 su 24...........è un inferno credimi............lui soffre tanto...........ed io con lui.......
nessuno mi da un lavoro ..appena scoprono che mio figlio ha questa malattia, il lavoro per me non c'è più...............sopravvivo con i 450 euro dell'accompagnatoria.........ma ormai sono al collasso.........ci sarebbe bisogno che l'ulss mi desse un infermiere che assista alex durante il mio lavoro........ma in italia non esiste una legge che obblighi l'ullss a dare assistenza infermieristica domiciliare..........non so piu ke fare ............nessuno mi aiuta nemmeno i servizi sociali che mi hanno detto chiaramente arrangiati......
un appello disperato.....Aiutiamo Alex e la sua mamma!!!
Alex ha la SMARD che è, se è possibile, una forma ancora peggiore di SMA ....
http://news.centrodiascolto.it/video/id=269790/d=2008-06-26
Hanno bisogno sia di aiuto economico che di aiuto infermieristico: lei attualmente non lavora perchè non sa a chi lasciare il bambino e non vuole metterlo in una casa di cura, vive con un sussidio e con l'aiuto dei suoi genitori. Il suo ragazzo l'ha lasciata quando ha saputo che aspettava un bambino.Recentemente ha chiesto lavoro in una cooperativa di disabili che si è offerta di assumerla (per poche ore al giorno), ma il problema rimane a chi lasciare il piccolo Alex.......è possibile che non le spetti nessun aiuto???
la smard
http://www.smard1.it/Page001.htm
facciamo qualcosa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
la mamma di Nathan
mercoledì 25 giugno 2008
SMArathon: il 28 maratona a roma, ancora una corsa per la ricerca!
sei di Roma? partecipa anche tu!
info:
http://www.smarathon.eu/index.php?option=com_events&task=view_detail&agid=9&year=2008&month=06&day=28&Itemid=40
http://www.romamezzamaratona.it/home.asp
domenica 22 giugno 2008
sabato 21 giugno 2008
a proposito di bomboniere solidali....
venerdì 20 giugno 2008
PEP MASK
Pep - Mask
Tecnica di FT respiratoria basata sull'applicazione alla bocca di una pressione positiva espiratoria (P. E. P.)
1) Previene il collasso delle vie aeree
2) Attiva i circoli respiratori collaterali
3) Riespande la periferia polmonare ostruita
4) Spinge le secrezioni della periferia polmonare verso le vie aeree centrali
info:http://www.fibrosicisticaitalia.it/tfkt.html
Disostruzione polmonare....
info:http://www.famigliesma.org/notizie/mov_5371.htm
lunedì 16 giugno 2008
venerdì 13 giugno 2008
Silvia, 7 ANNI: un miracolo SMA1
Conosco il mondo delle sma I da quasi sette anni, l’età attuale di mia figlia Silvia, e credo, senza peccare di presunzione, di poter dire che la nostra è un’esperienza rara e che pesa a livello nazionale, perché testimonia come si possa, grazie alla NIV, vivere ricercando la qualità e dare un senso ad una vita altrimenti negata.
Circa sei anni fa abbiamo iniziato a ventilare Silvia, allora eravamo tra i primi in Italia: nel 2002 c’è stata una breve stagione in cui la NIV cominciava a prendere piede, eravamo i pionieri del PROTOCOLLO BACH, e come tali abbiamo un po’ pagato il duro prezzo di essere i primi.
Grazie a quella breve parentesi noi abbiamo trasformato una diagnosi infausta in un progetto di vita: se siamo giunti a trasformare i mesi in anni lo dobbiamo forse, un po’ alla fortuna, ma tanto alla caparbietà di due genitori che mai si sono arresi nonostante il mondo sma I sia indescrivibile, perché caratterizzato da una complessità tale che solo chi la vive la può comprendere.
Ecco quindi il MIRACOLO… IL SAPRE, l’unico ente sul territorio nazionale che comprende queste difficoltà e che considera i bimbi sma I dei malati degni di essere considerati , e non un numero che andrà a gonfiare un dato statistico che giustifica le “disattenzioni” di una medicina che considera i bimbi sma I un investimento a perdere!!!
Credo che Chiara stia facendo un lavoro durissimo, perché non è facile trattare quotidianamente con genitori sull’orlo di una crisi di nervi, mantenere la calma, non farsi coinvolgere dai drammi che ognuno di loro porta con sé e allo stesso tempo mettere a disposizione una grande professionalità, un’esperienza frutto di tante battaglie vinte.
…E che dire delle sorprendenti capacità e doti umane del dottor Ottonello che riesce a fare ciò che rarissimi rianimatori “provano” a fare: trattare un neonato sma I in NIV spaventa anche il più eccelso luminare, ci vuole una buona dose di coraggio oltre che tanta preparazione. Ci vuole molto coraggio perché, a parer mio, ti giochi la carriera, perché sei solo quando agisci, e dovessi fallire, sei ancora più solo, perché la letteratura non ti sostiene e molti colleghi si trincerano dietro questi fogli a volte troppo sterile e troppo lontani dalla velocità dei tempi che cambiano.
Come madre sono felice, oggi: ho lottato tanto per Silvia, ma anche per chi sarebbe venuto dopo di lei, da quando il SAPRE ESISTE e il DOTTOR OTTONELLO si occupa dei bimbi SMA I, mi sento meno sola, sento che il sacrificio di tanti bambini che ho personalmente conosciuto, è stato meno vano… sento che la lotta di pochi genitori, scambiati per folle e invasati, non è stata inutile e che la loro forza ha scardinato quel silenzio che tacitamente giustificava le perdite!
Lo dico sempre: tante gocce servono a formare il mare che porterà via l'indifferenza che aleggia su questa malattia!
un abbraccio mamma di silvia!
la mamma di Nathan
mercoledì 11 giugno 2008
Sasi "Il guerriero", mammasasi e la NIV
Dopo i primi sospetti intorno ai suoi 3 mesi, a quasi 5 mesi riceviamo la diagnosi di SMA di primo tipo, poco dopo un ricovero per un’infezione respiratoria. Dopo la diagnosi, nessuno ci informa adeguatamente sulle possibilità di vita di nostro figlio, a livello locale nessuno è in grado di indirizzarci verso centri specializzati su questa malattia. Ci sentiamo completamente abbandonati. Non ci arrendiamo e iniziamo a cercare da soli una soluzione per Sebastiano. Ad aprile 2007 il bambino ha una prima bronchiolite che degenera rapidamente. All’ospedale infantile locale, subisce due broncoscopie per tentare di disostruire una parte del polmone destro che sta collassando Viene poi trattato con ossigeno e con terapia farmacologica che lo portano a stare male e a essere ricoverato in rianimazione. Il 25 aprile ci dicono che, senza una tracheotomia, il bambino non sarebbe sopravvissuto. Poi, da solo, trova le forze per migliorare un pochino ma noi non vediamo via di scampo. Continuamente ci viene prospettata la tracheotomia; noi, per contro, avevamo letto diverse pubblicazioni dove si dimostrava che vi era un’alternativa. Era difficile convincere i medici. Altra scelta prospettata da loro era stata quella di prendere il bambino, portarlo a casa e alla prima crisi sedarlo per lasciarlo morire serenamente. La forza della disperazione ci ha portato ad incrementare le nostre ricerche ed il sabato sera di quella settimana entriamo in contatto con Chiara Mastella del SAPRE di Milano. Le sue parole ci hanno riempito di speranza e di desiderio di uscire da quell’inferno. Avevamo ragione. C’era un’alternativa. Da quel primo contatto siamo passati presto al contatto per via telefonica con il Dott. Ottonello dell’ospedale Gaslini di Genova. Insieme riuscivano a convincere i medici ad eliminare l’ossigeno e ad usare la macchina della tosse per liberare il bambino dalle secrezioni e nel giro di un paio di giorni la situazione migliorava enormemente. Appena il bambino è stato dimesso, lo abbiamo portato all’ospedale Gaslini dove gli è stata applicata la NIV (ventilazione non invasiva) e noi siamo stati istruiti su come e quando utilizzarla. Nello stesso periodo siamo stati pure al SAPRE a Milano dove abbiamo imparato a comprendere le difficoltà della malattia e seguire il nostro bambino in ogni gesto quotidiano, dal fargli il bagnetto, al girarlo dalla posizione prona a quella supina senza fargli male, abbiamo imparato a tenerlo in braccio in modo corretto, a vedere ogni piccolo segno di eventuale crisi respiratoria in fase iniziale, abbiamo imparato a posizionare e rimuovere a ogni pasto il sondino naso gastrico con cui alimentarlo, ci hanno insegnato come costruire cuscini e salsicciotti per posturarlo correttamente, ci hanno prescritto anche tutori e statica con cui tenere il bambino e insegnato a gestire le urgenze e le emergenze. Grazie poi all’insegnamento di tecniche riabilitative e rianimative apprese sia al SAPRE con Chiara Mastella sia al Gaslini col dott. Ottonello non abbiamo più necessitato alcun tipo di ricovero neppure in emergenza. Persino a Natale, quando Sebastiano è andato in arresto respiratorio, siamo riusciti a rianimarlo senza dover chiamare il 118, grazie agli insegnamenti ricevuti. Siamo sempre in contatto con entrambi gli istituti e ci rechiamo presso entrambi regolarmente per effettuare tutti i controlli. Grazie a loro, abbiamo potuto esportare la nostra esperienza sul territorio e altri bambini e ragazzi hanno potuto conoscerli e beneficiare dei loro insegnamenti e delle loro cure. L’applicazione precoce della NIV, l’utilizzo della macchina della tosse, l’aver imparato a gestire ogni piccolo o grande problema quotidiano ci permette di seguire il nostro bambino serenamente, consci di avere già prolungato le aspettative di vita di nostro figlio e di avergli dato una qualità di vita che altrimenti con la tracheotomia non avrebbe avuto. Oggi Sebastiano ha 19 mesi, parla, canta, gioca e si relaziona benissimo con tutta la sua famiglia e amici. E’ un bambino felice e solare. A volte anche un po’ capriccioso!
lunedì 9 giugno 2008
Lorenzo e la non invasiva
Dopo la nascita al primo bilancio di salute,la pediatra si e resa conto che si muoveva poco.
Iniziammo numerose visite,ad Asti e Alessandria in neuro psichiatria infantile,dove venne ricoverato per degli accertamenti senza una diagnosi certa.
A questo punto iniziammo fisioterapia ad Asti e la fisiatra ci mandò per una consulenza al
Regina Margherita a Torino in day Hospital dove venne effettuato un esame genetico che diede
Diagnosi di SMA1.
Quel giorno Lorenzo aveva quasi 6 mesi,il mondo ci crollò addosso non appena iniziammo a informarci sulla malattia su internet.Intanto Lorenzo continuava a crescere e a nutrirsi al seno,nel frattempo Roberta la zia venne a conoscenza del SAPRE di Milano,un centro per l’addestramento precoce dei genitori,telefonò alla coordinatrice Chiara Mastella,la quale si interessò da subito senza però contattarci aspettando una nostra telefonata.Noi all’inizio eravamo talmente sconvolti da non renderci conto che avevamo le ore contate perché la malattia continuava ad andare avanti.
Qualche giorno prima della festa del 8 dicembre a causa di un ab-ingestis Lorenzo fu ricoverato ad Asti dove ci rendemmo conto che questa malattia è poco conosciuta.
Al ritorno a casa ci convincemmo a telefonare al SAPRE e prendere appuntamento verso la metà di Dicembre.
Andammo e il primo impatto fu molto duro,avevamo 3 possibilità:
1) Lasciare che a malattia facesse il suo decorso infausto
2) Aiutare Lorenzo con l’aspiratore la macchina della tosse e la ventilazione invasiva (tracheotomia)oppure la non invasiva (NIV)
Ci insegnarono da subito al SAPRE come usare l’aspiratore e il saturimetro e inoltre le posture in caso di emergenza e durante la giornata utilizzando i salamini di miglio .
Inoltre ci dissero che il tempo era poco e che in breve Lorenzo avrebbe perso la capacità di mangiare da solo e che un minimo raffreddore lo avrebbe messo in serio pericolo.
Increduli tornati a casa nel giro di poco tempo subito dopo Natale Lorenzo peggiorò molto velocemente, si nutriva al seno con grandissima difficoltà e giorno dopo giorno si indeboliva sempre più, Io papà telefonai diverse volte al SAPRE e mi fu detto che era ora di decidere cosa fare, la mamma non voleva cedere a usare il sondino per nutrire Lorenzo, come era stato più volte detto da Chiara, ma viste le condizioni di deperimento del bimbo, fummo costretti a smettere con l’allattamento. Non eravamo in grado ancora di usare il sondino e vista la non disponibilità dell’infermiera di Asti, che sarebbe dovuta venire ad insegnarci è ancora Chiara Mastella a salvarci. Si reca addirittura a casa nostra, impariamo l’uso del sondino e un po’ alla volta Lorenzo incomincia a riprendere colore. Inizia però a prendere continuamente virus respiratori e ad avere crisi di desaturazioni critiche tanto da non riuscire a stare quasi più in posizione supina. Risentiamo ancora una volta il SAPRE dove ci viene detto che urge prendere una decisione sull’avvio della ventilazione per Lorenzo. Siamo assaliti da mille dubbi riguardo le difficoltà a gestire la malattia e la situazione familiare avendo anche un altro figlio, ma optiamo per la ventilazione non invasiva pensando che in questo modo nostro figlio possa avere un po’ di vita libero da tubi e anche perché pensiamo che possa così sorridere, fare i versetti, muoversi un poco.
Al Gaslini è presente anche una terapista la quale ci istruisce sui vari massaggi ed esercizi respiratori per aiutare Lorenzo. Anche lei si sta specializzando sulla sma attraverso il SAPRE. Al ritorno a casa Lorenzo migliora: sta parecchio tempo supino,ha un po’ più forza nelle braccia , più voce e usa la ventilazione non invasiva quando dorme senza problemi. Certo quando prende il raffreddore è da seguire continuamente con aspirazioni continue e macchina della tosse ma rispetto a mesi fa è in condizioni più buone. E’ grazie al dottor Ottonello, al SAPRE, Chiara Mastella, Paolo Serrao che oggi Lorenzo è ancora qui con noi libero di sorridere, muoversi un poco fare i versetti. Senza di loro noi saremmo persi, sappiamo che possiamo contare su di loro per qualunque cosa e in qualunque momento.
sabato 7 giugno 2008
giovedì 5 giugno 2008
ancora sulla Plastina 3....
la Dott.ssa Brunhilde Wirth ed il suo gruppo di ricerca dell’Istituto di Genetica Umana di Colonia (Germania), hanno presentato l’identificazione del primo gene "modifier" in grado di proteggere gli individui dallo sviluppo dell’Atrofia Muscolare Spinale (SMA). Questi individui sono totalmente asintomatici nonostante abbiano delezioni in omozigosi nel gene "survival motor neuron-1", tipica mutazione che causa la SMA.
Nonostante i pazienti della maggior parte delle famiglie SMA presentino caratteristiche cliniche simili, queste sono famiglie rare in cui fratelli con alleli SMN1 e SMN2 identici, mostrano quadri clinici completamente differenti: malati versus totalmente asintomatici. Questa differenza ha suggerito la presenza di fattori "modifier" indipendenti, capaci di proteggere dallo sviluppo della SMA.
Gabriela Oprea, dottoranda di ricerca nel laboratorio della Dott.ssa Wirth, ha comparato per la prima volta quali geni sono differentemente espressi nelle cellule derivate da fratelli o sorelle clinicamente affetti e non affetti ma con delezione in SMN1. Il risultato è che una particolare proteina, la plastina 3, si trova presente in grande quantità nelle persone clinicamente non affette, mentre non è presente nelle persone affette.
La plastina 3 si trova normalmente espressa in tutti i tessuti solidi, incluso il midollo spinale, ma non nel sangue. Tutti gli individui asintomatici seppure con delezione nel gene SMN1 sono donne, ed è anche d’interesse che il gene della plastina 3 si trova nel cromosoma x che determina il sesso. Le cause molecolari alla base di questa specifica protezione di genere, restano sconosciute, nonostante le estensive ricerche del gruppo. I ricercatori hanno scoperto che la plastina 3 è altamente espressa nel midollo spinale, associata ad SMN, ed insieme con l’actina, tutte e tre le proteine sono parte di un grande complesso multiproteico presente nel midollo spinale. Sono presenti nei motoneuroni in posizioni subcellulari simili e sia la plastina 3 che la proteina SMN aumentano durante la differenziazione neuronale. Plastina 3 influenza le dinamiche dell’actina, la quale è importante nella crescita e nella differenziazione assonale.
La riduzione della plastina 3 ha effetti negativi sulla crescita assonale mentre una sua aumentata espressione ne promuove la crescita. Cosa ancora più rilevante, un’aumentata espressione della plastina 3 corregge i difetti della crescita assonale causati dalla riduzione dei livelli di SMN nelle cellule neuronali differenziate, nei neuroni motori primari degli embrioni di un topo affetto da SMA (esperimenti effettuati con W. Rossoll nel laboratorio di G.J. Bassell, Atlanta) e nel modello in vivo SMA dello zebrafish (esperimenti effettuati con M. L. McWorther nel laboratorio di C. E. Beattie, Ohio). In sintesi, sia gli studi genetici che funzionali hanno supportato fortemente la tesi del ruolo protettivo della plastina 3 nella SMA.
Questi risultati danno nuova enfasi al dibattito circa il difetto patogenico che più probabilmente sta alla base della SMA. I dati presentati supportano fortemente la visione che il coinvolgimento della proteina SMN nella crescita e differenziazione assonale sia il principale difetto patogenico nella SMA. La scoperta del ruolo protettore della proteina plastina 3 nella SMA fornisce la possibilità d’identificare nuovi meccanismi regolatori che possono agire specificamente nei motoneuroni, e che possono essere utili nell’identificazione della patogenesi molecolare di altre malattie dei motoneuroni. Inoltre, questi risultati possono aiutare a identificare nuovi obiettivi nella terapia sulla SMA.
Questa scoperta rappresenta un punto di svolta nella genetica medica poiché per la prima volta è stato trovato un fattore "modifier" fortemente protettivo per una malattia umana a trasmissione mendeliana.
Leggi l’articolo su Science del 25 aprile 2008
(20 Maggio 2008 © Famiglie SMA 2008; traduzione libera dall’originale inglese a cura di Sonia Messina)