Domenica si festeggia la festa della donna, una giornata che commemora un gruppo di lavoratrici morte sul posto di lavoro e che nel tempo è diventata il simbolo di festini vari e di vendita di rametti di mimose, come se fosse necessario un giorno per ricordare le donne che lavorano e che si dividono tra casa figli e lavoro....questa polemica nasce dal fatto che quest'anno il giorno della donna rischia di essere festeggiato col il licenziamento di una di noi, perchè si dedica troppo a suo figlio SMA1, che quest'inverno ha avuto il buon gusto di essere troppo pieno di catarro e di richiedere molta più attenzione dalla sua mamma.
Una mamma, una donna, che da due anni e mezzo dorme a intermittenza perchè il ventilatore deve essere controllato, perchè il saturimetro suona, perchè il bambino deve essere aspirato, girato.
Una mamma, una donna, che ha altri figli da crescere perchè la sma è arrivata a riempirle la vita solo con il quarto figlio...
Una mamma, una donna, che è anche una serissima professionista e che poche sere fa mi ha telefonato per condividere l'ennesimo progetto a favore degli affetti da sma, alla fine di una tremenda giornata lavorativa, perchè, per non dormire fuori, lasciando solo il bambino, ha lavorato tutto il giorno per finire in un'unica giornata quello che andava fatto in più giorni...
Una mamma, una donna che ieri è stata convocata dalla sua azienda per sentirsi dire che a causa della 104, una LEGGE DELLO STATO che le garantisce permessi per accudire il figlio gravemente disabile, per le garanzie della 104 LA SUA PRODUTTIVITA' E' COSI' CALATA CHE LA LICENZIANO!!!
Spero che i blog che mi seguono vogliano dare la giusta rilevanza a questo post, mentre lei si rivolge all'avvocato ed io mi arrabbatto per prendere le difese di questa super mamma che è sempre stata di aiuto a tutti e ha spesso risolto casi disperati con un giro di telefonate.....
Di questa faccenda mi vergogno come donna, come mamma, come cittadina Italiana e non potevo farla passare sotto silenzio!!
Buona festa della donna a tutti!
la mamma di Nathan
hanno accolto l'appello:
gli amici di Facebook
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