venerdì 12 settembre 2008

Importanza dell'acido folico...


genetica e alimentazione
Per il nascituro conta la dieta del papà

Un'alimentazione ricca di folati e di vitamine riduce il rischio di eventuali difetti genetici nel nascituro

WASHINGTON – Esiste una qualità del liquido seminale maschile e le abitudini alimentari influiscono su questa variabile, incidendo chiaramente anche sulle anomalie genetiche nel caso di fecondazione. Lo sostiene uno studio dell'Università della California di Berkeley ed è la prima dimostrazione
Gli spinaci sono tra i cibi più ricchi di acido folico(da http://www.uams.edu/) dell'esistenza di un collegamento tra regime dietetico maschile e qualità genetica spermatica. In realtà che i folati fossero preziosi nel ridurre le possibilità di problemi e anomalie al nascituro era cosa nota, ma solo in relazione al regime dietetico della mamma.

ANCHE I PAPÀ – Dunque la vera intuizione dello studio riguarda proprio l'estensione dei benefici dei folati all'universo maschile. In sostanza il problema osservato riguarda l'eccesso o il difetto di cromosomi nel liquido seminale, ovvero quello che gli esperti chiamano aneuplodia, ritenuta una della cause dei disordini genetici. In moltissime sindromi tristemente note, come quella di Down, di Turner o di Klinefelter, l'aneuplodia gioca un ruolo di primissimo piano.

LO STUDIO – La ricerca si è basata su un campione di 89 uomini sani e non fumatori e sono state indagate le loro abitudini alimentari circa l'assunzione di alcune sostanze, tra le quali vitamina C, vitamina E, beta carotene, folati e zinco. In un secondo tempo sono state messe in relazione queste informazioni con l'incidenza di aneuplodia e statisticamente si è riscontrato che gli uomini che consumano una più alta percentuale di folati (tra i 722 e i 1150 microgrammi al giorno) hanno presentato una percentuale più bassa di squilibrio cromosomico spermatico del 20-30 per cento.

LE OPINIONI – Non si tratta di una verità assoluta, sostengono gli esperti, ma semplicemente di un dato statistico che suggerisce un significativo legame tra le due variabili. In tutti i casi si riscontra un generico ruolo dell'alimentazione paterna sulle condizioni del nascituro, fatto che potrebbe a sua volta aprire la strada ad altri filoni di ricerca. Nel frattempo giova ricordare che i tempi di riproduzione del liquido seminale sono lunghi e i cambiamenti nello stile di vita, per essere incisivi, dovrebbero anticipare di tre mesi (mediamente) l'atto del concepimento.
DOVE SI TROVANO I FOLATI- Sono particolarmente ricchi di acido folico i vegetali, soprattutto quelli dalle foglie verde scuro (spinaci), legumi (fagioli e piselli), agrumi (la vitamina si conserva anche nelle spremute), cereali integrali (soprattutto crusca), fegato, pollame (in particolare il tuorlo d' uovo), carne di maiale, crostacei. Siccome è solubile in acqua, l' acido folico può venire perso durante la preparazione, la cottura e la conservazione dei cibi. Per ridurre al minimo le perdite: consumare frutta e verdure crude conservare le verdure in frigorifero cuocere le verdure utilizzando la minore quantità di acqua possibile.

Emanuela Di Pasqua, 15 maggio 2008 - Il corriere della sera

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